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La lenta agonia dell’antico villaggio
Gli ultimi abitanti

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Febbraio 1974. Il villaggio non è che un insieme senza forma dove è difficile riconoscere l’antico familiare villaggio. Il lago è ai piedi del villaggio. L’acqua sale inesorabilmente. L’assistente del sindaco, Sig. Signoret, che non ha più in casa né acqua né elettricità si accorgerà un mattino che ciglio della strada è stato invaso dall’acqua durante la notte. Attrezzato di cuissardes e munito di una barca, traslocherà con l’aiuto di Robert Ribaud dal livello più basso della sua abitazione.

Les Salles, maison de M.Signoret, 1974



Les Salles, 1974
Amédée Richard, via di Moustiers. Sullo sfondo le colline di Sainte-Croix si riflette nel lago.

"Non partirò !"
Germaine Richard armata di una scopa si sforza di mantenere pulito... In mezzo a tonnellate di detriti di quella che era la piazza del villaggio.
Les Salles, 1974



Les Salles, 1974
Rosé Signoret impiegato al municipio di Les Salles. Il lago è ancora a qualche metro dalla sua abitazione.

"Ho deciso di non partire".







02 marzo 1974, Var-Matin...

« IL VECCHIO VILLAGGIO DI SALLES SUR VERDON NON C’E’ PIU’ »
« Ieri alle 8, gli ultimi abitanti sono stati evacuati
senza protestare dalle forze della Gendarmeria
 »


Var Matin, 02/03/1974
Var Matin, 02/03/1974
 


Discrètement, presque sans bruit, le village des Salles-sur-Verdon s'est éteint hier matin lorsque les derniers habitants, M. Signoret, adjoint au maire, et M. et Mme Richard fermement décidés à lutter jusqu'au bout, ont dû sur ordre des gendarmes quitter définitivement leurs maisons.
La lente, interminable agonie de ce vieux village provençal aura donc pris fin d'une façon aussi brutale qu'inattendue. Las d'une lutte qu'ils ne pouvaient plus gagner sinon qu'au péril de leur existence (l'eau du lac monte inexorablement), les résistants hier encore acharnés ont baissé les armes devant la force publique et, en quelques heures, dans la grisaille d'un petit matin de ce 1er mars 1974, la vie a quitté les ruines livrées aux démolisseurs.

  UNE RESISTANCE INUTILE

La résistance des derniers habitants du village, à laquelle certains ne voyaient d'autre issue que la violence, n'était en fait qu'une image, triste certes, car c'était celle d'une poignée d'hommes attachés à une terre natale qu'ils ne voulaient abandonner à aucun prix. Des hommes qui, finalement, ont toujours refusé de croire à l'immersion de leur village. Leurs terres inondées, ils espéraient encore quelque miracle qui viendrait stopper la progression des eaux. Niant une réalité plus pressante de jour en jour, ils tenaient ferme, se cramponnaient à leurs murs. Le temps où les commandants de navire se sacrifiaient avec leurs bâtiments n'est plus, il n'était pas utile de le remettre au goût du jour dans les vieux murs de Haute-Provence.

"NOUS NE SOMMES PAS DES BRUTES"

Les gendarmes qui ont procédé hier matin à l'expulsion de M. Signoret et du couple Richard - lui était de ces hommes qui mettent facilement la main au fusil - connaissaient parfaitement la situation. L'ordre d'évacuation du village devait être respecté, ils étaient là pour cela, mais il fallait avant tout qu'il le soit sans heurt, sans violence inutile.

  Var Matin, 02/03/1974
Var Matin, 02/03/1974


Placés sous les ordres du lieutenant Barthélémy, les gendarmes des brigades de Draguignan, Lorgues, Aups, une dizaine d'hommes, ont commencé l'opération de bon matin, se réservant par là l'effet de surprise.
Il ne s'agissait en aucun cas d'une opération armée - "Nous ne sommes pas des brutes", expliquait l'un des gendarmes présents - mais simplement de prévenir toute tentative de résistance désespérée. Usant de beaucoup de tact et de diplomatie, les représentants de l'ordre ont obtenu l'acquiescement des intéressés. En présence de M.Roy, huissier de justice, les tractations se sont déroulées presque à l'amiable au grand soulagement des deux parties en lutte.
A la détermination montrée durant ces derniers jours par les résistants de la dernière chance a succédé une immense tristesse, rendue plus grande encore par les travaux de déménagement opérés à la hâte.
L'histoire était allée très loin, trop loin peut-être, aussi fallait-il qu'on en finisse au plus vite.
A midi, dans un village vide de toute population, les engins de démolition reprenaient leur ronde ; à la même heure, la vieille agglomération des Salles-sur-Verdon disparaissait de la carte du département.

 
(NB : quello riportato sopra non è la riproduzione esatta dell’articolo di François Caraveo nel "Var-Matin République" del 02/03/1974, ma una ricostruzione di questo articolo a particolare dal testo originale).


« Discretamente, pressoché senza rumore, il villaggio di Les Salles-sur-Verdon, si è estinto ieri mattina quando gli ultimi abitanti, il Sig. Signoret, assistente del Sindaco e i Signori Richard fermamente decisi a lottare fino alla fine, hanno dovuto, sotto l’ordine dei gendarmi, abbandonare definitivamente le loro case.

La lenta, interminabile agonia di questo vecchio villaggio provenzale è finita in modo brutale e inatteso. Stanchi di una battaglia che non si poteva più guadagnare se non a rischio della loro esistenza (l’acqua del lago sale inesorabilmente), la resistenza ieri ancora attiva ha deposto le armi davanti alla forza pubblica, e in qualche ora, nella nebbia mattutina di questo 1 marzo 1974, la vita ha abbandonato le rovine, consegnate ai demolitori.

UNA RESISTENZA INUTILE
La resistenza degli ultimi abitanti del villaggio (alcuni non vedevano altra via d’uscita che la violenza) non è stata che una triste immagine in quanto è stata la resistenza di un pugno di uomini attaccati alla terra natale che non volevano abbandonare a nessun prezzo. Uomini che si sono sempre rifiutati di credere ll’inondazione del proprio villaggio. Le loro terre inondate, speravano ancora in qualche miracolo che provvedesse a fermare il salire delle acque. Negando una realtà di giorno in giorno più pressante, tenevano duro, si ancoravano ai muri delle loro case. Non è più il tempo in cui i comandanti delle navi si sacrificavano con le loro barche e non era semplice adattare questo rituale ai vecchi muri dell’Alta Provenza.

"NON SIAMO DEI BRUTI"
I gendarmi che hanno proceduto ieri mattina all’espulsione del Sig. Signoret e dei coniugi Richard erano tipi di uomini che mettono facilmente mano al fucile, conoscendo perfettamente la situazione. L’ordine di evacuazione del villaggio doveva essere rispettato, erano lì per quello, ma occorreva innanzitutto che non usassero inutile violenza.

Posti sotto gli ordini del luogotenente Barthélémy, i gendarmi delle brigate di Draguignan, Lorgues, Aups, una decina di uomini, hanno iniziato l’operazione di buon mattino. Non si trattava in nessun caso di una operazione armata. Noi non siamo dei bruti, spiegava uno dei gendarmi presenti, ma dobbiamo prevenire semplicemente ogni tentativo di resistenza disperata. Usando molto tatto e diplomazia, i rappresentanti dell’ordine hanno ottenuto l’accondiscendenza degli interessati. In presenza del Sig. Roy, En usciere di giustizia, le trattative si sono svolte quasi amichevolmente, con grande sollievo delle due parti in lotta.
Alla determinazione dimostrata durante questi ultimi giorni dalla resistenza è seguita una grande tristezza, resa ancora più grande dai lavori di trasloco effettuati in fretta. La storia era andata molto per le lunghe, forse troppo, e occorreva che finisse al più presto. A mezzogiorno, in un villaggio vuoto, le macchine demolitrici riprendevano il loro giro; alla stessa ora, il vecchio agglomerato di Salles-sur-Verdon spariva dalle mappe del Dipartimento.
 »





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